ciao a tutti!
oggi il blogghino lo scrivo io.
per chi non mi conosce ancora mi chiamo giorgio, giorgio curioso. e sono uno scimpanzé. vivo con lucia a dresda, insieme al macchinista curioso e al mostrino. se ancora non conoscete le nostre avventure basta che mettiate il mio nome sul motore di ricerca del blogghino e troverete di che soddisfare la vostra curiosità.
oggi sul blogghino ci scrivo io. perchè c’è un motivo molto speciale.
il macchinista curioso, il mostrino ed io ieri abbiamo portato lucia e il piccolo tommaso (che oggi parte, ciao tommaso, è stato bello farsi portare nel tuo zaino, grazie!) a lipsia.
tommaso voleva vedere bach e lucia voleva vedere gli orango. è stata dura metterli d’accordo, poi hanno visto tutti e due quello che volevano vedere, ma ci vuole una pazienza certe volte!
insomma io mi sono preso l’incarico di raccontarvi quello che abbiamo visto al giardino zoologico di lipsia.
eccovi il resoconto fotografico del viaggio.
nella prima foto potete vedere noi tutti sul treno allegri e contenti. tanto avevamo fatto un biglietto cumulativo che con trenta euro ci ha portato tutti a lipsia e ritorno, comodo no?
in questa seconda foto invece il macchinista curioso controlla la situazione. i treni teteski non hanno problemi ma l’occhio di un professionista fa sempre comodo.
e poi finalmente siamo arrivati, qui sono con lucia che quando ha visto la giraffa non ha resistito.
sia io che lucia eravamo un po’ scettici, uno zoo è pur sempre uno zoo, ma siamo rimasti entrambi molto contenti delle condizioni della maggior parte degli animali.
grandi recinti, per lo più costruiti secondo il criterio dell’ home range (noi animali più o meno decidiamo fino a “quanto lontano andare”) e, soprattutto per le grandi scimmie antropomorfe, (gorilla, scimpanzè e orango) grandissime strutture dove stare in santa pace.
gli uomini potevano osservare le scimmie da dietro un vetro nascosto nella roccia, e a volte sembrava proprio che fossero le scimmie a osservare loro. noi scimpanzè siamo molto curiosi.
parto col raccontarvi dei gorilla. questo è il mio primo pippone scEntifico, spero che vi piaccia!
i gorilla vivono in piccoli gruppi costituiti da un maschio dominante (che vedete fiero nella foto) alcune femmine e i loro cuccioli. nelle prossime foto converrete con me che i cuccioli di gorilla sono fra le cose più dolci di questo mondo.
questo è stata la loro condanna, i gorilla sono purtroppo una specie in via di estinzione, vivono in centro africa, come i miei familiari scimpanzè, ma più in montagna, perchè la caccia indiscriminata, la guerra e la deforestazione li spinge a salire sempre più in alto.
hanno una dentatura da onnivori ma mangiano prevalentemente sedani giganti (che sono un po’ le poche cose che riescono a trovare) e vi rivelerò un segreto, ma non dite loro che ve l’ho detto io, un gorilla arrabbiato non è un bel vivere! ecco il segreto:
i sedani giganti macerano nel loro tratto digerente in modo alquanto schifoso, a lungo e non sono facilmente digeribili.
i ricercatori hanno imparato a trovare i gorilla ascoltando… ehm… i loro possenti scurreggioni. lo so, non è poetico, ma borgoritmi era una parola ancora più schifosa! :)
vi dicevo di quanto sia carino un cucciolo di gorilla. questo lo rende facile preda dei bracconieri, e uccidere o catturare un gorilla è diventato da anni molto remunerativo.
dovete sapere che un cucciolo di gorilla non abbandona la madre per lungo tempo, con la quale ha un rapporto pressochè totale. viene trasportato ventralmente appena nato, poi dorsalmente e poi per la mano.
i bracconieri quindi, non si fanno alcuno scrupolo: per catturare un cucciolo di gorilla devono uccidere prima la madre. e lo fanno. così non solo uccidono due esemplari, ma tolgono alla specie la possibilità di riprodursi.
questa vergognosa attività, insieme alle malattie da “montagna” alla quale non sono molto abituati, ha portato la specie al limite della estinzione definitiva.
di gorilla esistono quattro sottospecie, ma non ve la faccio troppo lunga. vi dico solo che il nome scEntifico del gorilla è “Gorilla gorilla” cosa che a me fa molto ridere perchè ricorda Magilla gorilla, un cartone animato che Lucia e io amavamo molto da piccoli.
e adesso godetevi qualche foto di questi splendidi animali:
come vi dicevo un gruppo è sempre “presieduto” da un maschio dominante, denominato “silver back”.
ecco infatti la sua schiena. inequivocabile. “il capo sono io!”
e adesso un cucciolo meraviglioso.
secondo me sta pensando: “forse da grande sarò come il mio babbo!” (è un gorilla dalle ascendenze toscane)
ho visto lucia commuoversi a guardare quel trappolino andare dietro al gigante, e devo ammettere che un pochino mi sono commosso anche io. sono i miei cugini e gli voglio bene, sono animali bellissimi, come me, gli orango e tutti voi, non è giusto che noi scimmie antropomorfe siamo così maltrattate, voi uccidereste mai vostro cugino? no, immagino. allora per favore, non comprate MAI souvenir di gorilla, di altre scimmie, né vivi né morti. lasciateci stare e permettete agli studiosi di proteggerci e di amarci.
una donna coraggiosa, dian fossey è morta per proteggere i gorilla. li ha amati e studiati e protetti con tutte le forze. ma è stata uccisa,barbaramente. e adesso riposa accanto a loro, in un posto che poco dopo la sua morte è stato invaso da un altro dramma, quello della guerra. quella dei gorilla è davvero una storia molto molto triste.
sono tre le donne importanti per le grandi scimmie antropomorfe.
gli scimpanzè, che sono i miei parenti, sono stati studiati da jane goodall e gli orango da birute galdikas.
insieme queste tre donne coraggiose hanno lottato per i nostri diritti, per la nostra conservazione e per il reinserimento nel nostro habitat.
se vi capita di leggere qualcosa su di loro fate attenzione, sono davvero tre persone alle quali voglio un gran bene.
e adesso eccomi a parlarvi degli scimpanzè.
gli scimpanzé, e i loro cugini “maniacosessuali” i bonobo, vivono in gruppi misti, dove più gruppi familiari convivono.
nei bonobo (cosa per la quale sono abbastanza famosi) ogni controversia, di qualsiasi natura o origine, viene risolta col sesso.
direi che visto quello che escogitate voi esseri umani potrebbe essere un suggerimento mica male…
comunque noi invece siamo più morigerati, ci riuniamo in clan, dove esiste una speciale gerarchia.
questa gerarchia è spesso ribadita attraverso un’attività che si chiama “grooming”. uno scimpanzè spulcia l’altro viene spulciato a sua volta, in una catena di do ut des che segue l’ordine gerarchico.
ecco un esempio fotografato da luci ieri a lipsia:
e adesso qualche foto di gruppo, mi sono divertito a guardare i miei amici giocare.
scusate le spalle ma ero davvero molto molto curioso.
(sennò che mi chiamano così a fare?)
il gioco ha una parte fondamentale nella vita degli scimpanzè, sia da piccoli che da adulti e spesso segue comportamenti stereotipati che serviranno proprio a trovare il proprio posto nel gruppo.
noi scimpanzè facciamo anche una cosa che può sembrarvi molto strana. oltre a saper usare molti attrezzi di varia natura (sappiamo “pescare le termiti” con un bastoncino, rompere le noci con i sassi, prendere le banane con una pertica e altre amenità) a volte, quando le proteine scarseggiano, organizziamo battute di caccia.
eh sì. ci organizziamo in gruppi, organizzati e coordinati, acchiappiamo un cebo e ce lo mangiamo.
che pensavate, di essere solo voi i cacciatori?
una foto di gruppo e via dagli orango, che lucia non poteva più aspettare.
gli orango sono infatti gli animali preferiti della nostra lucettina.
da sempre sogna di incontrare uno di loro, di provare a guardarli negli occhi, (gli orango sono gli unici primati oltre all’uomo ad avere le sclere bianche, questo conferisce loro davvero un aspetto sorprendentemente simile a quello di un cucciolo d’ uomo, e tutti sappiamo vero come reagisce una trentenne (e coda) romantica davanti a qualsiasi cosa che le ricordi “un bambino” nevvero? eheheheh), di porgere loro una mano e di sentire la loro nella sua.
e è rimasta davanti a quel vetro per un sacco di tempo, a guardarli, a sognare di nuovo di poterli studiare, magari in indonesia, da dove vengono. infatti gli orango sono la specie “più lontana” dall’uomo e l’unica delle scimmie antropomorfe a vivere in asia.
il maschio è molto diverso dalla femmina, per via delle “tasche guanciali” che sono degli accumuli di grasso che servono da “segnale” della serie “guardami, posso accumulare grasso nelle guance, vuol dire che ne ho da vendere!”.
la femmina passa il suo tempo esclusivamente col cucciolo. l'”unità familiare” degli orango è mono parentale. generalmente si tratta di una mamma e il suo piccino, anche lui, come nel caso del gorilla e degli scimpanzè trasportato prima ventralmente, poi dorsalmente, poi per la manina.
in libertà gli orango sono decisamente timidi, dal rosso pelo lungo e rado si nascondono tra i rami e cambiano giaciglio quasi ogni notte. generalmente ai poveri ricercatori nella foresta quello che tocca beccare è… una sonora pisciata! siamo decisamente maleducati a volte.
anche gli orango sono in gravissimo pericolo di estinzione. vivono nelle foreste pluviali indonesiane, che vengono rase al suolo per produrre piantagioni di palma da olio e devastate dagli incendi.
a oggi non si sa quanti orango siano realmente vivi allo stato brado e la cosa riempie il cuore di tristezza.
il lavoro di birute galdikas è stato quello di recuperare gli orango tenuti in cattività e di rieducarli e di reinserirli in natura, a volte con buoni risultati a volte con fallimenti. è molto difficile rieducare un adulto e spesso gli orango in indonesia vengono venduti alle famiglie che li vestono e li trattano come bambini.
questa cosa è naturalmente illegale, ma molti ancora lo fanno e insieme alla distruzione del loro habitat naturale è una causa molto grave di estinzione.
anche gli scimpanzè sono animali protetti, e corrono gravi rischi, anche se i loro sono più legati alla cattura indiscriminata per circhi, centri di ricerca e giardini zoologici, che lontano dall’ essere come quello che ho visitato, che si è rivelato essere un centro di studi molto all’avanguardia, spesso li usano come semplice attrazione, chiudendoli in gabbie oscene.
voglio dire, anche io ho la mia maglietta e vivo in una casa con lucia, ma è stata una mia scelta. e ne sono contento. nessuno mi ha obbligato.
e adesso guardate questo orango negli occhi e ditemi come si può non amarli alla follia.
…
un caro saluto a tutti, se volete sapere qualcosa di più sulle scimmie chiedete pure, io sono qui per questo. e me ne intendo io!
giorgio curioso
(un saluto anche dagli altri due compagni di avventure!)
Bellissimo post caro Giorgiocurioso.
Vedo che la tua amica Lucia ti ha attaccato decisamente la mania dei pipponi!!!
In ogni caso, bello!!!
—Alex
Come sarebbe a dire che nessuno ti ha obbligato a vivere in questo modo? Forse sbaglio, ma non avevi detto che sei stato comprato e portato a casa? Quindi questo vuol dire che la tua libertà e la tua volontà sono stati annientati sul nascere. Ribellati Giorgio, non essere schiavo di nessuno! Ogni essere umano ha un unico proprietario: se stesso, e quindi non devi rendere conto a nessuno (neppure a Lucia) delle tue azioni! Con questo non voglio certo dire che la devi abbandonare-sono sicuro che ne soffrirebbe parecchio-ma cercate di arrivare ad un compromesso.
felipe cambia pusher! (ma non dirgli che te lo ha consigliato una scimmia di peluche).
:)
io e lucia vivevamo insieme da piccoli, perchè la sua cugina mi aveva trovato piccolo e solo e aveva chiesto a lucia di prendersi cura di me.
poi da grande me ne sono andato in giro per il mondo.
quando ho saputo che lucia era a cincinnati mi sono fatto trovare in un negozio dove sapevo lei sarebbe passata. se volessi potrei andarmene in qualsiasi momento, ma non voglio.
ecco la storia.
ciao!
grazie giorgio, un saluto da tutta la comunità dei tuoi parenti bonobo
Complimenti Giorgio curioso, sei un bravissimo reporter! E grazie per le bellissime foto dei tuoi cugini, soprattutto dei gorilla.
Insomma, Lucia, ma potevi dirlo prima che piccolo Tommaso è cariiiiiiiiiiiiiiiiiiino assai!!!! :-P
te lo presento! :)
l´agenzia matrimoniale “lucettina e giorgio” é sempre aperta!
Ahha, Lucettina, grazie del pensiero, prima dovrei fare fuori una personcina che mi dorme accanto tutte le notti, ma se riesco nell’intento mi prenoto subito!!! :-P
peccato. mi vedevo giá alle nozze con claudina commosse che ci si passava il fazzoletto moccicoso… :)
bravissimo Giorgio!!! scrivio bene come la tua amica Lucia..si vede che siete cresciuti insieme..
Un abbraccio!!!
mi fai arrossire simo! i complimenti dal comitato scEntifico del blogghino mi onorano molto.
un bacio, ti aspetto qui da luci a germaGna!