neanche marx

ci siamo sempre sbagliati.

dietro il doppiopetto da capitalista senza scrupoli si nasconde uno dei padri del  socialismo.

nazionalizzare le banche.

ideona.

ma e il libero mercato?

e la mano invisibile?

e lo stato oppressore della libertà finanziaria e imprenditoriale?

e i lacci e i lacciuoli che opprimono la voglia di volare dei nostri imprenditori?

o non s’era detto che bisognava privatizzare tutto, anche quello che aveva (e ha) un valore pubblico, abbiamo privatizzato le ferrovie, le poste, l’elettricità, le telecomunicazioni, e nazionalizziamo le banche?

certe volte mi sembra di essere in un teatro dell’assurdo.

ma nessuno si accorge del NULLA politico dietro a quest’uomo?

si va da un provvedimento estemporaneo all’ altro.

la gente si sente insicura? (perchè sono anni che gli dicono che è così che si devono sentire, fra l’altro) schedati i campi rom con la gente dentro e il coprifuoco come nel ghetto di venezia nel medioevo.

si tiene in ostaggio il parlamento e si sputa sulla figura del presidente della repubblica per la miliardesima richiesta della chiesa cattolica (per i compagni del pd: quella sì che è un partito, prendete esempio, bischeri!).

non esiste una linea vera e chiara in materia economica, in politica estera (ah già, il suo amico giorg dabliu non c’è più, con lui era facile, bastava obbedire…) in campo economico.

si spara una cazzata al giorno.

quando va bene è una cosa che non servirà a nulla e che viene usata solo per perdere altro tempo e per evitare di dare risposte vere al paese (ma che tanto guarda sanremo, non sembra molto interessato a avere risposte), quando va male è una roba inquietante, razzista, xenofobica, violenta, giustizialista.

siamo messi bene…