Wahrhaftig erinnern – versöhnt leben

(ricordare fortemente, vivere riconciliati).

a grosseto, fuori dalle mura, c’è un cartello simile.

parla della guerra, e della brutalità del nazi-fascismo. e chiede a chi passa “perdona, ma non dimentica”.

c’erano anche i cittadini di Coventry ieri sera sotto alla frauenkirche.

dresden_ruine_fraue_507942g.jpg

che resistette al bombardamento di quella notte, ma il giorno bruciò, come i corpi della gente la notte prima, collassò e crollò.

iniziò la notte fra il 13 e il 14 febbraio. da parte della Royal Air Force britannica e della United States Army Air Force statunitense.

il pastore della frauenkirche ieri ha salutato i suoi ospiti inglesi.

ha ricordato che così come bruciava dresda avevano bruciato rotterdam e coventry, bruciavano gli ebrei nei campi di sterminio, bruciavano i paesi e le città devastate dal nazismo.

il sindaco di dresda, frau Orosz ha voluto dire, come cittadina e come sindaco, che i neonazisti che oggi arriveranno da tutta la germania e dall’ europa (anche dall’italia) non sono i benvenuti in città.

ho apprezzato, provenendo da un paese che dopo aver subito vent’anni di fascismo e un anno e mezzo di nazifascismo ancora non è in grado di dire “o noi o loro” come è stato detto ieri sera. ancora accetta che forze politiche che siedono in parlamento si accompagnino con certa gente, gente che oggi sarà qui, in questa città, che un po’ sento mia, a offendere di nuovo, come l’anno scorso, la memoria di questi morti, usandoli come bandiera del più becero revisionismo.

vi metto un pezzo di “mattatoio numero cinque” di kurt vonnegut, leggetelo, se vi capita.

Vista a rovescio da Billy, la storia era questa: gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all’indietro da un campo di aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all’indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all’indietro, per unirsi alla formazione. Lo stormo, volando all’indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici di acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi di acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei. Ma c’erano ancora degli americani feriti, e qualche bombardiere era gravemente danneggiato. Sopra la Francia, però, i caccia tedeschi tornarono ad alzarsi e rimisero tutti e tutto a nuovo. Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri di acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, devo c’erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, e separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale. Cosa commovente, erano soprattutto le donne a fare questo lavoro. I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero più fare male a nessuno. (da Mattatoio n. 5)

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12 risposte a Wahrhaftig erinnern – versöhnt leben

  1. 4ngel0 ha detto:

    Ti svegli troppo presto…oppure io troppo tradi…comunque riesci sempre ad anticiparmi…

    DD è una città bellissima, alla quale sono molto legato.
    Il bombardamento è stata una delle tante pagine vergognose e tragiche della seconda guerra mondiale. Al MPI ci sono delle foto che mostrano DD prima e dopo il bombardamento, e credo che qualche cinema ancora proietti un documentario dal titolo “Dresden: wie ist, wie war”. Se puoi va’ a vederlo.

    Ci sono ancora in centro un pajo di edifici non restaurati? Spero di si, e spero che non li tocchino. È importante avere delle testimonianze dirette della stupidità umana.

    Beh…adesso vado a scrivere…

  2. 4ngel0 ha detto:

    È vero…oggi c’è un raduno di neonazisti a DD…Oh…ma quelli dell’Anti-FA dormono? Quando la NPD ottenne dei seggi al “parlamento” sassone successe un macello. È cambiato qualcosa?

  3. lucia ha detto:

    no, ci sarà anche una contromanifestazione.
    anche l’anno scorso successe la stessa cosa.
    trovi il mio resoconto qui
    http://luciadelchiaro.blog.kataweb.it/il_mio_weblog/2008/02/17/una-rosa-bianca-quella-vera/

  4. 4ngel0 ha detto:

    Bene…mi sembrava strano!

    Allora restiamo in attesa del reportage fotografico!

  5. lucia ha detto:

    oggi non credo ci potrò andare. la rossa proprio oggi fa il trasloco e ha bisogno di aiuto, se finisco presto ci vado…

  6. lucia ha detto:

    nota delle 11.03: il trasloco di priska è già finito.
    quindi andrò alla manifestazione, nevica e fa un freddo becco.
    si muore di freddo fuori, spero che questo scoraggi i corvacci neri anche se temo scoraggerà la gente normale invece…
    vedremo.

  7. 4ngel0 ha detto:

    Certo che quella webcammina è comoda…Già…sicuramene il freddo non scoraggerà quegl’invasati. Speriamo siano almeno sufficienti a bloccare il ponte…

    Una tazza di Glühwein?

  8. lucia ha detto:

    da anni non bloccano il ponte.
    per motivi “di ordine pubblico” le due manifestazioni si svolgono su ponti paralleli, e non si incontrano mai.

  9. Angelo ha detto:

    nel 2005, quando la npd “vinse” le elezioni il Carolabr. fu bloccato al grido nazi raus…E nella neustadt successe il finimondo…fino alle 11:30. Poi, vista l’ora i manifestanti si ritirarono, riponendo al loro posto i sanpietrini. Eh…questi teteski…sono ordinati anche quando fanno disordine…

    oh…ma quanta polizia c’è…un agente per manifestante?

  10. Angelo ha detto:

    mi ritaglia…

    E meno male che si svolgono su due ponti differenti…Poi…dall’idea che mi sono fatto, quando a DD si protesta per qualcosa…si blocca il Carolabr….università cara, case…npd…confermi?

  11. Simona ha detto:

    il brano è bellissimo: cercherò subito il libro perché mi ha colpita molto..
    un abbraccio!

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