in mezzo allo stridere di ruote dentate sull’anima, sulla testa e sul cuore di questi giorni neri, lasciatemi una parentesi di sogno e di dolcezza.
ho preso un aereo, ho visto pisa diventare piccola piccola.
e ho pensato che quella è stata la prima città nella quale sono “stata da sola”, nella quale ho provato a diventare grande.
nella quale ho sperimentato per la prima volta la solitudine a cena, il fare i fatti miei, la libertà di non dover rendere conto a nessuno e la voglia di doverlo fare.
la città dove ho conosciuto un amore grande, enorme, bellissimo e radioso. che con me passeggiava lungo l’arno e ascoltava, ascoltava, ascoltava il mio incessante chiacchierare.
ho pensato a quanto sono stata felice in quella città. molto. anche se me ne rendevo forse poco conto.
ho pensato a quanto sono stati importanti quegli anni. moltissimo. e per fortuna credo di essermene resa conto.
e poi in un soffio sono arrivata a monaco di baviera, la neve nei campi, i laghi gelati come una settimana fa.
un cambio veloce, un altro volo, un altro finestrino, stavolta sul buio.
leggendo un libro dolcissimo sono atterrata. è stupendo quando un viaggio finisce esattamente con l’ultima pagina di un libro amato.
ve ne consiglio la lettura. si chiama “mr zuppa campbell, il pettirosso e la bambina” e è un libro facile, forse fin troppo, ma avevo bisogno e voglia di sognare. e è un libro dolce. c’è così bisogno di dolcezza a questo mondo…
sono atterrata e il pullman che ho visto dal finestrino aveva la scritta: “Flughafen dresden”.
e ho pensato: “cavolo, sono a dresda”.
sembra stupido, lo so.
e poi sono arrivata a casa, trascinando il valigione con le cose da mangiare, i vestiti di nove giorni e un bel po’ di libri.
mi erano venuti a prendere con la macchina, per una volta è stato semplice.
ho aperto la buca delle lettere.
c’era una lettera per me.
una sorpresa.
con una lettera dolce. di un’amica lontana.
mi ha commosso e rallegrato. e fatto sorridere e emozionato.
e poco prima della porta un’altra sorpresa.
prima di partire la mia vicina di casa mi aveva chiesto un uovo. e glielo avevo dato.
poi sono partita.
e lei mi ha fatto trovare un “ovinochinder” sulla porta con un dolce bigliettino.
allora io, golosastra, me lo sono pappato, sul dietro della cartina, sul lato argentato, ho scritto due cosine e gliel’ ho lasciata a mia volta davanti alla porta sotto a un ricciarello.
avevo davvero voglia e bisogno di coccole.
e sono stata coccolata.
grazie.
E meno male che la vita e’ anche fatta di coccole, a volte. Piccole magie che ci aiutano ad andare avanti ogni giorno, come il ritrovarsi qui da te agli orari piu’ disparati del giorno e della notte. Insieme, si continua a camminare. Un bacio, bella!
un bacio anche a te, sorseggiando caffellatte bollente.
buongiorno,
e buonanotte!
ti meriti tutte le coccole che vuoi Lucia! passa una buona giornata!
T’è andata di lusso…penZa se invece dell’ovino kinder (in tetesko Ueberrrrrrraschungsei…ti passa la voglia anche di mangiarlo…) ci trovavi nell’ordine:
1) Bollette arretrate.
2) Una nota del condominio che ti informa di una perdita d’acqua nel tuo appartamento.
3) Una conseguente petizione per mandarti a dormire sotto al Carolabrueke.
4) la nota busta di carta marrone con la sorpresa…
Voglio essere perfido e rigirare il dito nella piaga:
meglio le patate tedesche oppure le stronzate terrificanti che escono dalla bocca del nano?
—Alex
Mamma quant’è vero, non dover rendere conto a nessuno e accorgersi che invece si vorrebbe… che salto nel passato…
buona giornata.
M.
Un po’ di dolcezze non guastano mai…
Che ne dici?
concordo!
baci a piovere.
ps: a proposito di piovere: qui nel giro di un paio d´ore si é scurito il cielo, ha nevicato, ha smesso, si é aperto di nuovo il cielo e ora splende il sole. mah!
Ora vedo dalla webcammina che il tempo non è malaccio…ma la teNperatüra?
A volte i rientri possono essere soft… Le prime volte che sono tornato in Svizzera ho sempre trovato il sole a Basilea (salvo poi vederlo scomparire in direzione Zurigo…)… Poi recentemente non ho avuto tanta fortuna e mi sono trovato la neve alla caviglia… Però il calore di casa mia è stato sempre una grande consolazione…
ma che bella cosa gli scambi con la vicina..i ricordi di pisa, e il librino lo leggerò sicuramente.
Tante coccole bella!!