oche su ghiaccio

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sí, lo so, avevo promesso il feuerzangenbowle, ma prendetevela con Urs, non ha ancora mandato le foto e quindi non le ho da mettere sul blogghino.

ma la neve é arrivata a dresda, come mana ha subito notato. e quindi ho comunque una cosa da raccontare.

quando avevo nove anni (mi pare fosse il 1985 si ringrazia gertrude per la soffiata) venne una enorme nevicata a lucca. e il lago di massaciuccoli congeló.

col mio babbo, mamma e france andammo a vedere il lago gelato e c´erano le anatre che in fila scivolavano e battevano delle sonore culate.

mentre noi ci tenevamo la pancia dal ridere il mio babbo se ne uscí con una battuta delle sue: “guarda luci! giocano a oche sul ghiaccio!”

ecco, io ci ho giocato per tutta la strada fino al lavoro stamani.

stamani c´era Arne che dormiva in salotto, unico reduce del feuerzangenbowle di ieri sera.

cosí per non svegliarlo mi sono vestita in fretta, ho messo le scarpe e sono uscita.

ho messo due delle mie scarpe preferite, le “scarpe a papera” danesi che ho comprato l´anno scorso qui a dresda, e delle quali vado molto fiera.

appena uscita dal portone mi sono accorta che nevicava.

trop tard…

le mie adoratissime scarpe a papera hanno la suola di parka (tipo clark, avete presente?) e sono piatte piattissime. sennó che papera é?

l´unico “terreno” per il quale NON sono adatte é la neve. né fresca né soprattutto quella un pochino smerdolenta di stamani, che non fa abbastanza freddo per fare la classica coltre purificatrice che tanto piace a joyce. solo che in terra c´erano quei due tre infingardi centimetri di neve che capisci come mai a dresda ci sono gli infami sanpetrini. sono gli unici sui quali non si scivola.

gli infami sanpietrini, che tanto maledico quando sono in bici tanto li ho agognati stamani quando in alcuni tratti di strada fino alla fermata del trammino e dalla fermata al lavoro erano stati sostituiti da lussosi lastroni di pietra liscia come uno specchio.

camminare con la neve sui lastroni con le scarpe a papera rende l´andatura quantomeno comica. un piedino dietro l´altro con circospezione e uno scivolone ogni tanto.

sono arrivata al lavoro che sembravo un misto fra una donna al nono mese di gravidanza, un portatore di emorroidi e nonna papera.

e adesso sono qui che starnazzo la canzone “santa lucia” con la quale ho sfracassato gli zebedei a Hans Jürgen Jägermeister lo scorso anno perché il mio onomastico é domani e non gliela posso cantare.

non voglio sapere come torneró a casa.

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e adesso una piccola postilla che non c´entra nulla ma che volevo dire.

oggi é l´anniversario di Piazza Fontana. credo che debba essere ricordato.

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8 risposte a oche su ghiaccio

  1. Allemanda ha detto:

    Lo posso dire? Queste scarpe danesi a papera sono belllllissssime! :-)

  2. unodicinque ha detto:

    l’oche su ghiaccio è semplicemente fantastico| L’inverno dell’85 me lo ricordo bene, il mio grande era piccolissimo (fai conto quattro mesi scarsi) ed ebbe il primo impatto con la neve. Anzi ho proprio pronta una bella foto che pubblicherò stasera. Non mancare.
    PS: le scarpe sono splendide e decisamente secsi :o))

  3. Megant ha detto:

    Che bel ricordo mi hai fatto tornare in mente! Nell’85 anche Firenze era sotto la neve, addirittura chiusero la scuola per 2 giorni con nostro sommo giubilo. Alla Fortezza la fontana era gelata tanto che qualcuno ci pattinava ed i cigni dovettero portarli da un’altra parte. Camminando sotto gli alberi ogni tanto ti trovavi investito da qualche blocco di neve che si staccava dagli alberi. Mia mamma si ritrovò la mattina tutti i panni stesi completamente congelati, sembravano fatti col cartone. Camminare era continuamente a rischio caduta finchè mamma non andò a comprare stivali da sci per tutti. Che bellezza!!!

  4. ADBlues ha detto:

    Ganzo i ‘tu babbo!!!

    —Alex

  5. lucia ha detto:

    certo che è ganzo!

  6. markowaldische paola ha detto:

    I piedi di papero sono bellissimi, peccato che quel cuoione di robuste mucche danesi abbia bisogno di un uso quotidiano per parecchie settimane prima di smetterla di mangiarsi i piedi (non vi dico i malleoli per i modelli sopra la caviglia). Qua qua

  7. biba ha detto:

    Ma lo sapete che nell’85 ha nevicato anche a Cagliari? La città era letteralmente impazzita!
    Belle scarpine!
    biba

  8. Lilith ha detto:

    Ricordo il gennaio del 1985!!! Che freddo!! E che nevicate pazzesche!!! E qui a Livorno non nevica quasi mai…:-/
    Magari fu anche per quello che rimasi incinta del mio secondo figlio…;-)

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