98 a. C. occhio: PIPPONE!

 lucretius.jpg

é l´anno di nascita di Lucrezio. morto circa una quarantina di anni dopo.

l´addomesticatore di mostri sta leggendo il suo de rerum natura e a un certo punto mi ha chiamato.

“te le ricordi luci quelle nostre discussioni sulla struttura di un organo e la sua funzione, e te che mi raccontavi quanto fosse difficile convincere la gente a operare il “ribaltamento darwinista” per il quale é la funzione che segue la struttura e non la struttura che si modella secondo la funzione? senti qui!”

Né esistette la vista prima che nascessero gli occhi, né il dire con parole prima che la lingua fosse creata, ma piuttosto la nascita della lingua precedette di molto la favella, e le orecchie furono create molto prima che si udisse il suono, e, in breve, tutte le membra esistettero, io credo, prima che esistesse il loro uso. Non poterono quindi crescere per il fine dell’uso.

queste cose scriveva lucrezio.

piú di 2oo0 anni fa.

cose che ancora si fa fatica a comprendere e accettare, cose che mi hanno fatto venire voglia dell´ennesimo pippone. prendetevela stavolta con l´addomesticatore. é tutta colpa sua. (come sempre! eheheheh).

molto spesso le domande che facciamo alla biologia evoluzionistica contengono in sé il germe dell´errore, che si manifesta poi inevitabilmente nella risposta.

perché un uccello ha le ali?”

per volare”.

in questo breve dialogo che potrebbe essere scambiato tra due persone “normali” c´é il riassunto del grande equivoco evoluzionistico che in 2000 anni dalla nascita di lucrezio e 200 da quella di darwin non siamo ancora riusciti a far entrare nella testa della gente.

se un uccello avesse “le ali per volare” allora i pinguini dovrebbero volare, gli struzzi dovrebbero volare, i kiwi dovrebbero volare.

la “perfetta congruenza fra una struttura e la sua funzione” é falsa e ingannevole.

ce l´hanno venduta i teologi cristiani dei primi secoli (ai quali, non a caso, lucrezio stava parecchio sull´anima) e poi i finalisti di ogni ordine e grado.

il finalismo ha molto successo perché si sposa bene con i nostri schemi mentali. il reale posto del caso trova ostacoli nella nostra mente che istintivamente non é portata a fare a meno di “un fine”. siamo abituati a ragionar con la preposizione “per”. ci piace un sacco.

in qualche altro vecchio pippone immaginavo dio come un grande bricoleur piuttosto che un creatore intelligente.

se tutto fosse preordinato al fine che deve svolgere non dovremmo adattarci.

se l´orecchio fosse stato creato “per sentire” sarebbbe molto migliore del nostro, che non é capace di cogliere alcune lunghezze d´onda che altri animali percepiscono.

se l´occhio fosse “stato creato per vedere” i miei occhiali non avrebbero senso, a meno che, come mi fa sempre notare il mio fratello, non  servano per far credere che tutto il mio naso non sia stato creato invano (maledetti fratelli piccini!).

se noi “ci fossimo alzati in piedi per camminare” non avremmo scoliosi, mal di schiena, parti dolorosi e le altre amenitá.

la chiave per comprendere l´evoluzione non sta nell´ammirare le perfette combinazioni. sta nel notare i difetti, le imperfezioni, le apparenti incogruenze.

che ci parlano della storia evolutiva degli organismi.

una balena nuota. e anche un pesce nuota. e anche un pinguino nuota.

come vola il gabbiano, l´ape e il pipistrello.

ma “visti dal di dentro” come piace a me, al piccolo principe e a simona, si vede che non si assomigliano neanche un po´e che dal di dentro una balena assomiglia molto piú a me che a un pesce (il primo che dice “anche dal di fuori” lo scortico).

nuota con quel che ha, potrebbe fare di meglio se fosse stata creata “ad hoc” (per esempio, diobonino, tutto quel venir fuori e dentro l´acqua per prendere boccate d´aria potevano anche risparmiarglielo non credete?).

insomma non é vero che un uccello “ha le ali per volare”.

un uccello “vola perché ha le ali”. altrimenti andrebbe a piedi.

o, se fosse molto originale, in bici.

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21 risposte a 98 a. C. occhio: PIPPONE!

  1. luisa ha detto:

    ma la faccenda non è più complicata di così? Anche dire che gli uccelli volano perché hanno le ali mi sembra poco preciso. Non è che un giorno a una bestiola sono venute zampette un po’ strane, agitandole riusciva a sollevarsi di mezzo cm in più e a raggiungere bacche più nutrienti o roba così, e fra i suoi discendenti sono stati favoriti quelli le cui zampette si sono deformate ancora in modo che si sollevassero di un ulteriore mezzo cm, finché ecc ecc zoomando di milioni di anni, le ali e il volo sono nati insieme? No?
    Poi non so, correggimi, ho studiato fisica, non biologia (e ps: sono atea e darwinista! Rompo l’anima giusto per curiosità).

  2. marianna ha detto:

    sai che non lo so mica se sono d’accordo con te….interessante questione però!

  3. lucia ha detto:

    per luisa: no, la questione delle “strutture emergenti” non é cosí.
    quella che descrivi tu é una specie di via di mezzo fra una visione lamarkiana e gradualista e una versione darwinista.
    ma le teorie sull´evoluzione spiegano che le strutture “nuove” originano da quelle vecchie e preesistenti in modo non graduale.
    altrimenti, come dicevano gli avversari di darwin: “che vantaggio avrebbe un uccello “con mezze ali?”
    nel senso: prima di avere un´ala ben formata si aspettavano di trovare fossili con ali “a metá”.
    la natura non fa salti… diceva aristotele. ma anche aristotele si sbagliava ogni tanto! :)
    se io prendo una struttura preesistente e la riuso in un altro modo, poi certo l´evoluzione puó “lavorarci sú” rendendolá piú funzionale, ma neic vertebrati le ali derivano dalle modificanzioni delle braccia (insomma, delle zampe anteriori) e se si guarda al loro interno si trova che la successione delle ossa all´interno di un´ala é la stessa successione delle ossa all´interno di una zampa, o nel caso di una balena, di una pinna.
    con la stessa struttura “di base” alcuni animali ci volano, altri ci nuotano e altri ci camminano.
    ganzo no?
    come se uno prende un calzino e se lo mette in testa.
    lo userá pure come cappello, ma sempre un calzino é!

  4. lucia ha detto:

    per luisa e marianna e tutti coloro che avessero voglia di fare uno sforzo bibliografico consiglio questo saggio. é on line. e indovina indovinello chi lo ha scritto?
    ;)

    Fai clic per accedere a gould-lewontin.pdf

  5. Simona ha detto:

    ma che bel riferimento, Lucia! sono proprio contenta di apparire nei tuoi posticini (qui non posso fare da comitato ssEntifico perché l’esperta sei te, ma grazie!!)!!
    Incredibile come Lucrezio avesse capito cose che oggi all’immaginario collettivo non sono chiare. E la descrizione della balen ache fatica così tanto per poter riscire a respirare, è genzissima, mi immagino i pensieri della balena “ma chi ha avuto questa bella idea di mettermi i polmoni, arggghhh ” :D
    Il llibriccino, quasi quasi me lo stampo e me lo leggo domenica sul treno per Nizza… :)

  6. luisa ha detto:

    grazie del link, ci darò una letta! :)

  7. ADBlues ha detto:

    Ma che bel pippone!
    Grazie mille, anche per il libriccino che mi leggerò con calma mentre volerò alla volta di Strasburgo.

    —Alex

  8. Angelo ha detto:

    Anche dal di fuori…
    Vediamo se riesci a scorticarmi a mille chilometri di distanza…:P

    Bello il post…I tuoi pipponi sono chiari e molto divertenti da leggere…fanno putroppo capire che sei un’atea anticreazionista, e che come tale probabilmente malata di razionalismo…Ma non sai che se fai così la madonnina piange?

  9. lucia ha detto:

    mah sai…
    oltre che atea diciamo che sto prendendo una china antifinalista che comunque è presente anche in tanti biologi che hanno semplicemente sostituito “la selezione” a “dio”.
    :)
    ovvio che non voglio dire che la selezione non sia importante, dico solo che non è un dogma che sia lei a governare tutto. perfino darwin (è la citazione è dall’articolo che ho lincato) si arrabbiò su questa cosa.
    Nell’ultima edizione dell’Origine scrisse (1872, p.
    395):

    “Poiché le mie conclusioni sono state in seguito largamente male interpretate,
    ed è stato affermato che io attribuivo le modificazioni delle
    specie esclusivamente alla selezione naturale, permettetemi di far
    notare che nella prima edizione di questo lavoro, e nelle successive, ho
    messo in posizione rilevante, ossia alla fine dell’introduzione, le seguenti
    parole: «Sono convinto che la selezione sia stata il mezzo principale,
    ma non esclusivo, del cambiamento». Ciò non è servito a nulla.”
    Grande è il potere delle interpretazioni costantemente sbagliate.

    è darwin stesso che parla, il mio “eroe”.
    ma molti moderni darwinisti sono come tanti pangloss, persi a cercare un significato selettivo anche quando questo non c’è.
    non solo quindi il finalismo affascina “i pretacci” ma anche molti mastini darwiniani. purtroppo!

  10. Angelo ha detto:

    Giusto…e tanto per cambiare mi hai fatto ricordare un talk che ho seguito nel lontano ’98 alla Artificial life conference.

    In pratica un gruppo di giapponesi aveva creato un robot scimmia che doveva imparare ad usare le braccia per muoversi su una fune. Il software era del tipo bottom-up..in soldoni (molto poveri) io non decido cosa devi fare, ma metto le cose in modo tale che il tuo comportamento emrga in modo spontaneo. Ebbene…quando questi tipi hanno aggiunto il gomito, il robot lo ha scoperto ed ha imparato “da solo” ad usarlo.

    Ecco il riferimento:
    Y. Hasegawa, Y. Ito, T. Fukuda. Behavior adaptation on behavior-based controller for brachiation robot.

    Buon diwertimento.

  11. lucia ha detto:

    eh.. interessante. praticamente il giochino si basa sul fatto che non si possa uscire da una certa gamma di risposte, dettate dalla struttura dell’ organismo o del robot (per esempio il robot avrà pure provato anche a piegare il gomito dalla parte “sbagliata” ma ha trovato le giunture).
    un esempio marchiano è dato dal fatto che non esistono mosche grandi come gabbiani, anche se in alcuni casi potrebbe fare comodo.
    ma gli insetti hanno solo un esoscheletro e la massa “interna” collasserebbe se le dimensioni superassero un certo valore.
    la struttura dell’animale mette dei limiti alle cose che l’ animale può fare (o alle strutture che può evolvere). tornando alla balena un paio di branchie le avrebbero sicuramente fatto comodo e avrebbero rappresentato un “plusvalore” evolutivo notevole. solo che la balena, povera bestia, non può averle le branchie. :)
    a proposito…
    non penserai mica che me la scordi la storia della balena dal di fuori vero? sei un uomo morto.

  12. Bianca ha detto:

    Mi avete fatto venire in mente Massimo Troisi e il suo dialogo con Dio, chi se lo ricorda?

    ” l’ippopotamo, è bello l’ippopotamo?” e “la foca?…che cammina sulla panza”…”è scomodo, lascia stare, è scomodo!!!!”
    Mitico!

  13. lucia ha detto:

    non lo conoscevo. è bellissimo!!!
    dovrebbero farlo vedere nelle scuole!
    è un capolavoro. e sembrava che dio ci fosse davvero!

  14. Simona ha detto:

    ..mi sa che eravamo troppo piccine (ho visto che è del ’79..io ero appena nata se va bene..), comunque è splendido! fa morire dal ridere e allo stasso tempo fa riflettere! è vero Lucia, facciamolo vedere nelle scuole..se ne esisteranno ancora tra un po’ in Italia…

  15. Ohhhhh, e VIDI LA LUCE!!!! Sei grande, grandissima, mi hai dato l’illuminazione ZEN. Uaooooo, ma te tu non assomigli alla balena nè da fuori nè da dentro, tu sì superiore!!!!

  16. Felipe ha detto:

    Lucia, se permetti ho stampato questo pippone e lo consegno prima possibile a tuo cugino Claudio. Visto che è un filosofo in fieri (data-purtroppo-la sua attuale professione), vedrò di farlo contribuire a questo interessante dibattito.

  17. g.andersen ha detto:

    Ma il dilemma di Lucia sul perche´vola un uccello e`semplicissimo.Un uccello vola per corruzione.Voi vi dovreste leggere anche la Teologia ed i Domenicani per esempio,,e poi scoprireteete che Darwin le cose le vedeva al contrario, e scambiava la evoluzione con la corruzione.Il ghepardo e la gazzella non stanno evolvendo in velocita´perche´secondo questo metodo raggiungerebbero la velocita´prograssivamente la velocita´della luce e schizzerebbero via nello spazio,,Il Kiwi non vola piu´perche´in NZ non aveva piu´nemici naturali contro i quali DOVEVA VOLARE tanto e´vero che la nuova introduzione del cane ne sta causando la scomparsa,,,,o LA APOCALISSE DEL KIWI,,,,Voi vi impantanate in cose elementari, segno che non siete evoluti correttamente,, e quindi siete corrotti in determinate caratteristiche a danno dell´equilibrio con altre.

  18. lucia ha detto:

    felipe mi sa che mio cugino finirà per odiarmi se continui! :D
    per andersen: l’equivoco in cui cadi è che scambi (in italiano in effetti si confonde) il concetto di “evoluzione” con quello di “miglioramento”.
    ma il concetto di evoluzione è molto più legato al termine “adattamento”. con tutto quello che ne consegue.
    se proprio ti vuoi fare del male, su questo blogghino c’è una categoria che si chiama scEnza senza i dove con questi argomenti ho sfrantumato i poveri lettori.
    :)

  19. franco mistretta ha detto:

    Bella, Lucia! Mi hai fatto pensare al vecchio libretto di Jacob, Evoluzione e Bricolage. Il fatto è che per tanti una natura che non abbia un fine è dura da digerire. Purtroppo questo bisogno di fine caratterizza tante persone per bene che temono che senza fine tutto è permesso (mentre un ‘insano’ materialismo è evidente in gente come Berlusconi) e così bisogna fare una battaglia su due fronti e spiegare che si può avere un ‘senso morale’ per essendo materialisti. Leopardi, Calvino, Moretti ci hanno provato, ma si rimane in una ‘consistente minoranza’…

  20. lucia ha detto:

    sí, ma diobono, essere minoranza con calvino non é male! :)
    grazie della visita! gli altri pipponi li trovi sotto alla categoria “scEnza senza i”, ce ne sono alcuni partiti proprio da spunti trovati da dario.
    ciao!

  21. Noachis ha detto:

    Per chi va a Londra, al museo di storia naturale fino al 19 aprile c’è una bellissima mostra su Darwin.
    http://www.nhm.ac.uk/visit-us/whats-on/darwin/index.html

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