pausa pranzo con un panini

un panini di corsa che fra poco arriva hans juergen.

oggi declinazione dell’aggettivo. roba pesa. non sopravviverò. le mie ultime volontà sono:

1) impedite ai francesi di appropriarsi della parola panini che in italiano è un sostantivo PLURALE e qui una schifezza singolare. vale la stessa cosa per i tedeschi e la parola “salami”.

2) impedite a chiunque voglia scaldare un PANINO in francia (rendendolo quindi un “panini” perchè nella loro testa perversa un panini è un panino riscaldato) o anche in italia contenente del prosciutto crudo (si chiama prosciutto crudo perchè si mangia crudo. sennò uno ordinava prosciutto cotto).

3) impedite infine di far continuare a chiamare i soft ice “glace à l’italienne”.

queste sono le mie ultime volontà prima che hans juergen mi stritoli col suo tetesken maletetten.

ps: visto che siamo in tema di scherzi culinari ieri ho fatto un caffè italiano a hans juergen che non è riuscito a finirlo. ah… la sbroscia teteska! ah i bicchieri di carta con dentro un litro di caffè e quelle scatoline di plastica con dentro quella cosa bianca che non è latte, non è panna e allora che diavolo eh?

mi sa che in germania berrò solo té. ultimamente ne ho sentito uno niente male.

nessu tag!

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9 risposte a pausa pranzo con un panini

  1. maobao ha detto:

    meglio il tedesco del francese…

  2. antonella ha detto:

    tra qualche tempo forse ti abituerai anche al caffé tetesco vedrai….
    qualche anno fa ricordo che mi fece impressione la mia amica anna che confessó in silenzio che al mattino preferiva il beverone tedesco al nostro espresso perché piú leggero e perché poteva berne una tazza grande. io la guardai incredula pensando: poverina si vede proprio che lussemburgo ha trasformato la sua essenza italiana. e adesso al mattino anch’io bevo solo e rigorosamente lo schifoso liquido color marrone….e chi l’avrebbe mai detto?

  3. Alienor ha detto:

    Chiamare il soft-ice glace à l’italienne è un grandissimo insulto alla cultura e tradizione del gelato artigianale in Italia!
    Sto tentando di inculcare sta cosa a tutti i Francesi che incontro…

  4. navide ha detto:

    Uhm.. il caffe’ tedesco sembra essere uguale a quello americano. Acqua sporca in tazze che sembrano secchi. Devo ammettere pero’ che anch’io lo tollero. E a volte mi piace pure (dipende dalla marca di caffe’).. ma deve essere rigorosamente “black”, senza ne’ zucchero ne’ aggiunte tipo latte o polverine varie (niente di illegale, vi assicuro…) All’inizio, abituata al caffe’ italiano, aggiungevo lo zucchero anche a quello americano e mi faceva proprio schifissimo, che sembrava di bere acqua calda zuccherata! Lo zucchero copriva totalmente quel po’ di sapore di caffe’ che aveva. Cosi’ da allora sempre nero. Ma, praticamente, lo bevo solo quando sono da amici perche’ – grazie al cielo – mio padre ci manda i pacchi da emigrati col caffe’ italiano e io mi faccio quello (e, no, da queste parti il caffe’ per la moka italiana non si trova.. e quando si trova, raramente, costa un occhio della testa… meglio senza caffe’ che cecata!)
    Buon fine settimana, nessun tag!

  5. lucia ha detto:

    :)
    buongiorno! vedo che il caffè appassiona sempre!
    chiederò conferma anche al cuoco chimico blogger (vedere link a lato di scienza in cucina) ma io invece non reggo il caffè americano perchè “troppo forte”. non come gusto, come caffeina. se ho ben capito dalle volte che me l’hanno spiegato (ma ripeto, va chiesta conferma a un chimico) la caffeina passa al caffè dalla polvere in base a quanto tempo l’acqua sta in contatto con la polvere di caffè. quindi un espresso da bar ne ha meno di un americano. diversamente sarebbe se uno si fa un americano allungando con acqua calda un espresso da bar.
    io bevo caffè “vero” come diceva la mi’nonna e visto che all’inizio a dresda potrò portare pochissime cose in attesa del trasloco fra queste ci sarà sicuramente una moka!
    nessun tag a tutti!

  6. zundapp ha detto:

    appena si entra in Val d’Aosta, in Trentino o appena si varca la frontiera il caffè è verboten! Unica concessione: la Spagna, il resto è da abolire. (Sul caffè sono MOLTO sciovinista, sul resto no)

  7. mandorla madrilena ha detto:

    per zundapp: allora non so come possa piacerti il caffé spagnolo, anche loro lo prendono quasi sempre “con leche” per poterlo mandar giú!

  8. zundapp ha detto:

    bè, quando sono stato in Spagna (una volta sola, viaggio di 20 giorni facendo tutto il perimetro, Portogallo compreso) non mi era sembrato male. Sicuramente meglio che in Francia o Germania (l’Inghilterra per il caffè non la considero neanche…)

  9. Simona ha detto:

    a me non piace il caffé, e la motivzione è quella che potrebbe darvi un bimbo di quattro anni: “è amaro” (in tantissimi mi prendono in giro per questa cosa ;) )
    Però il “panini” è vero, è divertentissimo!!

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