copio e incollo un dubbio di feliciano

ho ricevuto questa mail che incollo tal quale:

Lucia,l’altro giorno lo 007 rapito dai talebani e ora in fin di vita
a seguito del blitz per liberarlo è stato sposato in “articulo mortis”.
Domanda: per quale motivo?

Risposta (scegli quella che ritieni giusta):
– perché credeva nel sacramento del matrimonio;
– perché l’avevano programmato da tempo di sposarsi;
– perché ha tre figli e se lui dovesse morire la compagna sarebbe rimasta senza pensione, visto che in Italia la legislazione non riconosce diritti del genere alle coppie di fatto.

Ciao bella

Feliciano

ps: “ciao bella” eh! niente male! ciao bella. mi piace. :)

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29 risposte a copio e incollo un dubbio di feliciano

  1. Simona ha detto:

    Chissà perché io credo proprio che il motivo sia il terzo. Che paese medievale….

  2. zundapp ha detto:

    risposta numero 3. Non siamo un paese medievale, siamo in teocrazia, che è leggermente peggio.
    Ciao bella (visto che apprezzi mi premetto di imitare…)

  3. Innocenti Evasioni ha detto:

    La ragione mi dice la terza…Voglio pensare però che i motivi siano il primo o il secondo…

  4. zauberei ha detto:

    Mah. Io non lo so se il motivo è la terza. Mi pare possibile, ma non conosco la situazione.
    So però che esistono veramente donne che avrebbero voluto farlo per la prima.

  5. Fabioletterario ha detto:

    Difficile da dire. Però, forse anche la compagna avrebbe diritto alla pensione… O no?

  6. rosy e barbara ha detto:

    è quello il conquibus.
    se avessimo avuto i pacs, o i dico o quel che volete non avrebbero avuto bisogno di questa triste cerimonia..

  7. mostrobestia ha detto:

    Il problema è che non abbiamo né i PACS né i DICO ma una enorme massa di ipocriti baciapile; per la cronaca, se mi dovesse succedere qualcosa sarei nella stessa situazione dello 007.
    Forse questo (la religione) è l’unico motivo per cui la testa sotto i miei piedi (come dice Lucia nel post sul ritorno in Lussemburgo) a qualcuno, d’istinto, ce la metterei volentieri: ma poi penso che sarei come loro e allora mi passa.

  8. null ha detto:

    secondo me credeva nel Sacramento del matrimonio, mica sono tutti atei, ci sono ancora brave persone, a parte i talebani.

  9. null ha detto:

    ah, ecco, mostrobestia, ti rimangi le cattiverie ingiustificabili poc’anzi espresse, ma guarda che la fede è un dono, qui non si costringe nessuno,
    non volete sposarvi? vivete nel peccato mortale, qualcuno all’inferno bisognerà pure che ci vada.

  10. Maria ha detto:

    Il matirimonio è civile (non bisogna sposarsi anche in chiesa), se hai tre figli e una “compagna” cui vuoi dare delle garanzie per il futuro la sposi altrimenti niente.
    Se uno non vuole sposarsi ha i suoi motivi, il matrimonio impone delle responsabilità giuridiche oltre che dei diritti, se non si vole compiere questa scelta è legittimo. Però poi non si possono pretendere diritti, si vuole la botte piena e la moglie ubriaca: voglio i diritti del matrimonio ma non voglio sposarmi. I Gay non altro scelta ma le coppie di fatto si.
    Se il problema è burocratico basta rivedere le leggi sul matrimonio: più rapidità nel divorzio ecc. è molto più semplice perfezionare una legge già esistente che crearne una nuova.
    se stai 20 anni con una persona e non vi sposate vuol dire che non volete farlo, senza obblighi e senza diritti.

  11. marco ha detto:

    la terza, la terza! sicuramente per garantire a moglie e figli la pensione ed i risarcimenti.. per i soldi… non ci avevano voluto pensare prima di garantir una tutela almeno alla prole…
    e i genitori e i fratelli, in siffatto modo diseredati, non dicono niente?
    in ogni caso, qualcuno si e’ chiesto se lui magari non fosse neanche daccordo? a quanto mi risulta per sposarsi bisogna manifestare chiaramente il consenso, dicendo SI…
    e c’e’ un’altra questione: se invece che uno 007 fosse stato un qualsiasi povero disgraziato con altrettanto povera disgraziata moglie, le istituzioni avrebbero resa possibile una tale procedura “d’urgenza”?

  12. lucia ha detto:

    per maria: in realtà è un po’ più complesso di così. io penso che le coppie gay abbiano bisogno dei PACS (o DICO che DIR si voglia) perchè almeno abbia un riconoscimento la loro unione. ma forse, con l’idea di famiglia che evolve ed esce dai canoni novecenteschi ai quali eravamo abituati (famiglie ricomposte, persone in attesa di divorzio, storie personali complesse e che rendono difficile un matrimonio “vero” eccetera)anche le famiglie eterosessuali forse meriterebbero l’attenzione del legislatore, e della società. che invece di trincerarsi dietro ragionamenti schematici dovrebbe comprendere la complessità e la diversità delle famiglie di oggi.

  13. marco ha detto:

    io invece sostengo maria: molte “famiglie” non hjanno impedimenti oggettivi e non ufficializzano la propria condizione di coppia con il matrimonio (civile, non parlo di quello religioso) per partito preso o per convinzioni proprie o per non sottostare alle imposizioni della legge. allora, dico anch’io niente obblighi, niente diritti.

  14. lucia ha detto:

    chi la pensa così però tanto non userà neanche i pacs no? mi sembra ovvio. una volta data la possibilità poi ognuno fa la scelta che preferisce.
    come al solito: avere la scelta non impone di farla o condividerla. mi sembra così evidente…
    in italia ci lamentiamo che i parlamentari non lavorano abbastanza. che facciano sta legge, poi chi la vuole usare la usa. chi non la vuole usare no. che problema è? adesso vi saluto che la pausa pranzo è finita, ma stasera do un’occhiatina!

  15. null ha detto:

    x marco, forse non ho capito io: scrivendo niente obblighi, niente diritti, cosa intendevi?
    i diritti non sempre coincidono con degli obblighi, tu hai diritto a votare mica sei obbligato a farlo.
    ben lo spiega lucia.
    adesso che ci stiamo per sbarazzare dell’orrenda idea di famiglia patriarcale, un autentico incubo della mia infanzia ed adolescenza, non vorremo mica recuperarla per la pruderie dei Preti Neri?

  16. null ha detto:

    tanto alla fine la terra sarà governata dai talebani e noi atei illuministi ci nasconderemo a cospirare nelle fogne…

  17. marco ha detto:

    x null e gli altri lettori, ritengo che per un cittadino degno di questo nome il votare sia un dovere oltre che un diritto. se non altro per rispetto a chi il suffragio universale ha dovuto conquistarlo col sangue.
    mi meraviglio che proprio chi parla di oscurantismo, famiglia patriarcale (io certo non la desidero ne la rimpiango), preti e quant’altro consideri il diritto di voto un optional.

  18. mostrobestia ha detto:

    Maria, purtroppo non si tratta sempre, come dici nella tua mail, di una libera scelta. In Italia esiste una legge che dice che si può richiedere il divorzio dopo 3 anni di separazione ma io ho dovuto aspettarne oltre 5 per avere il divorzio e la mia compagna sta andando incontro a tempi ancora più lunghi. Se in questi anni avessimo voluto avere dei figli (non essendo dei giovanotti non è che potessimo rinviare per così tanto tempo), non ci sarebbe stato modo di garantire loro alcunché, in caso a uno di noi due fosse successo qualcosa.
    Inoltre, come dicono Lucia e Null, non è che l’esistenza di un diritto ti obbliga ad esercitarlo: non ci vedo niente di male. Così come non vedo niente di male nel sancire unioni, che di fatto già esistono, come quelle fra gay: non è che il riconoscere tali unioni fa “diventare gay” anche chi non lo è.
    E’ la solita politica dello struzzo di chi non vuol vedere le cose che già ci sono: per me questa è ipocrisia, oltreché una forma di razzismo nei confronti di chi, per qualsiasi motivo, è un “diverso”.
    Null, mi lasci un po’ di spazio nella fogna, nel caso….?
    Ciao.

  19. Simona ha detto:

    Purtroppo vale il luogo comune che “chi non si sposa, non vuole prendersi imegni”, difficile da sfatare. Ma se due persone decidono di voler passare il resto dell loro vita insieme, che firmino o meno un pezzo di carta fa davvero così tanto la differenza? Mettiamo che uno dei conviventi si amali di cancro, l’altro allora non ha gli stessi diritti che avrebbe se fossero sposati, è civiltà questa? a me sembra ipocrisia e cattiveria verso queste due persone che stanno già siffrendo anche troppo. Chiaramente è un esempio estremo, ma è per far aprire gli occhi sulla situazione.

  20. lucia ha detto:

    il fatto è che non sta a noi decidere i motivi delle persone, possono essere i più validi o più scemi ma non sono i nostri.
    allora nel limite del possibile è bello dare alle persone la chance di scegliere il proprio destino. mettere una garanzia “facoltativa” in più non nuoce a nessuno di chi non la vuole usare, ma può portare serenità alla vita degli altri. e allora dove è il problema?
    il problema è che spesso ci sentiamo portatori di valori e morali che riteniamo giusti e che vorremmo imporre a tutti. ma non tutti li condividono e quindi il rispetto passa in questi casi dall’uguaglianza sì, ma anche e soprattutto dalla diversità.
    augh! madonna come mi sento saggia stasera!

  21. arya ha detto:

    ciao lucia,
    non mi addentro in una discussione tanto infervorata, e tutto è già stato detto.
    volevo solo dire che pure a me piacciono i Simpson, e Lisa in particolare è la mia preferita!
    :-)

  22. lucia ha detto:

    forse capisco da quale blog sei arrivata! :DDD ciao!!!

  23. Simona ha detto:

    Brava Lucia, saggia davvero! :)
    Lisa è anche il mio personaggio preferito, sai Arya?

  24. null ha detto:

    x marco, sì, votare sarebbe pure un dovere, ma noi preferiamo chiamarlo un diritto e morta lì, che ce lo siamo conquistato, (o chi per noi…), e così si va lì anche più contenti, che tanto poi ce la mettono nel culo comunque, (bè, non è detto per forza, ma spesso e volentieri)

    x mostrobestia: sì, certo.

  25. null ha detto:

    allora, riepiloghiamo, Lucia!!!!!!!!!!!!!!!
    in tedesco, non c’è la distinzione tra dovere morale, (sollen) e dovere e basta: du muss!!! (se ben ricordo) dovere imprescindibile,
    allora, il voto sarebbe un dovere morale, ma puoi benissimo astenerti, come fanno i miei amici anarchici, (e sono onorata di averne alcuni per amici).
    io sempre ondeggio nell’andare a votare, tra l’entusiasmo e il disincanto, una volta sola in vita mia non ci sono andata, (possibile? sì, sì) è stato molto liberatorio, e da allora il mio nick è null, che è molto anarcoide…
    se contate che poi ho sempre votato DS potete anche chiudere un occhio.
    così e cosà, questa è la storia di Jonny Rotten, no, no, non tergiversiamo…

  26. null ha detto:

    riscrivo, come soglio fare spesso:
    allora, riepiloghiamo, Lucia!!!!!!!!!!!!!!!
    in tedesco, non c’è la distinzione tra dovere morale, (sollen) e dovere e basta: du muss!!! (se ben ricordo) dovere imprescindibile? (e lì ci andava enfatizzato un punto di domanda) – ma la domanda è retorica: c’è, c’è, la distinzione, e a scuola erano dolori.se non la coglievi, se sollavi invece di mussare …o mussavi quando dovevi sollare, ACH!!!!!!!!!!

  27. Maria ha detto:

    NON è assolutamente vero che i figli legalmente riconosciuti, nati in una coppia non sposata non hanno diritti legali alla morte di uno dei genitori è solo il coniuge che non è tutelato. Può solo ricevere la “disponibile” se il defunto ha fatto testamento.

    Ripeto per tutti quelli che fanno sempre lo sterile esempio dei tempi lunghi sul divorzio che , come avevo scritto, è meglio rivedere una legge che già esiste (tipo quella sul divorzio) che crearne un’altra.
    Le famiglie allargate possono decidere di risposarsi senza problemi di sorta (non è necessario che il coniuge adotti i figli dell’altra coppia o cose simili). Le motivazioni esatte di chi convive ma non vuole sposarsi sono sempre un pò vaghe e di solito sono di tipo economico.
    I Dico così come sono stati proposti sono un orrore legislativo che si sovrapponeva con il matrimonio, come differenziare le due cose quindi? ma certo! con la simpatica soluzione dello sposalizio per raccomandata! un orrore fortunatamente poi abbandonato.
    Se i DICO fossero solo riguardanti i casi di scelta per il coniuge malato sarebbe un conto ma quando riguardano pensione di reversibilità, eredità ecc. la situazione cambia.
    Se il DICO è un matrimonio in cui c’è la forte possibilità di non pagare gli alimenti alla moglie/marito e in cui ci si può lasciare alla velocità della luce, molti farebbero i DICO. MA ALLORA MODIFICHIAMO IL MATRIMONIO.
    Oppure scriviamo i Dico in modo diverso. Avere due leggi praticamente uguali che disciplinano la stessa materia è solo un gran casino.

    Quando si scrive una legge non si può pensare che sia un fatto privato legato alla scelte individuali. la chiesa e la morale non centra proprio nulla.

    Se vivi tutta la vita con qualcuno e sei felice così nessuno discute ma se vuoi garantire al tuo partner dei benefici di legge devi seguire l’iter che tutti i cittadini seguono. Visto che una legge riguarda tutti noi mi permetto e come di sindacare le motivazioni di chi vuole una modifica di queste regole.

  28. Simona ha detto:

    Riguarda tutti, Maria, d’accordo, ma cose gliene viene a “tutti” se, per continuare l’esempio di un compagno/a che si ammala di amcro, e l’altro che a stento può entrare in ospedale a visitarlo, e non può aver diritto di parola sulla persona con cui ha scelto di condividere la vita anche se non ha firmato il certificato di matrimonio in comune? secondo me è una questione diversa, è chiaro che bisogna stare attenti a chi cerca di imbrogliare o raggirare leggi, ma non per questo non possiamo nadare avanti con la civiltà. Io lo vedo come un passo avanti nel rispetto delle persone e dei loro legami. Ti assicuro che il matrimonio sembra più per “tutelarsi economicamente in caso di separazione” più che i DICO, che sono semplicemente persone che decidono di passare la vita insieme (almeno questo è il mio punto di vista sulla faccenda)

  29. maria ha detto:

    “Se i DICO fossero solo riguardanti i casi di scelta per il coniuge malato sarebbe un conto ma quando riguardano pensione di reversibilità, eredità ecc. la situazione cambia.”

    Sono costretta ad autocitarmi perchè forse non avevi letto bene il mio post spero di aver risposto alla tua prima obiezione.

    Il punto è questo : il matrimonio, per me, E’ una tutela legale!! puoi passare la vita con chi ti pare ma se vuoi determinate tutele legali ti devi sposare.
    l’ingiustizia è dei gay che pur stando insieme non possono usufruire dei benefici di legge. E’ dei divorziato che aspettano 3 anni per il divorzio ( procedura che può tranquillamente essere abolita).
    In cosa i DICO sono più civili del matrimonio? perchè le coppie di fatto non vogliono sposarsi? Se prendo la legge sul matrimonio e la chiamo DICO cosa cambia? sembra che quello che non funziona è la parla matrimonio più che la sostanza.

    Capire cosa non va bene della legge sul matrimonio, può permetterci di creare una legge migliore al passo con i tempi . Questo è progresso secondo me.

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