ieri cena a firenze con la voglia di andare a letto presto.
non ho sentito nessuno dei miei colleghi. pensiero: mangio di corsa, vado a letto presto, domani sono in forma.
ma il risultato è che mi sono trovata sola a cena. e io ODIO stare sola a cena.
miracolo: due signori seduti al tavolo accanto mi fanno un sorriso. scambiamo due parole. mi fanno compagnia infine per tutta la sera. sono allegri e simpatici. mi hanno fatto assaggiare un bicchiere del loro vino bianco. buono. ma anche il mio non è male. ci fumo una sigaretta e rifletto sulla bellezza di vivere in toscana.
ps: ho sentito una frase bellissima in puro fiorentino: "mi sbuccio da i’rridere". ganzo eh?
Ciao Lucia, spero che tu non sia cambiata, perchè se quella nella foto sei tu, allora sei meravigliosa (un uomo può ancora fare un complimento senza essere preso per un provolone?). La frase in Fiorentino è fichissima. Io ho vissuto 2 anni a Panzano in Chianti, quando studiavo antropologia con Brunetto Chiarelli a Firenze (mi ha colpito la tua antropologicità) e li di modi di dire “ce n’era a modino!”. Non mi sono laureato, ma l’antropologia m’è entrata dentro. Venendo al tuo post, si, esiste un mondo gentile, ma solo i gentili lo riconoscono, lo coltivano, lo condividono. Un saluto, gentile, Duccio.
buono a sapersi… dato che con buone probabilità dovrò vivere in toscana per qualche anno.
fabrizio
ps: bellissimo blog, ci vediamo presto.
grazie..
:) (rossa)
luci